MOTO GP Misano è tempo di rivincite

TESTO E FOTO DI MARCO FERRERO

Sono passate due settimane, ed a Misano tutto è pronto per la seconda delle due tappe che il calendario della MotoGP ha programmato (questa seconda in luogo del cancellato gran premio del Kazakistan) sul circuito dedicato all’indimenticato Marco Simoncelli.

Nel primo round Pecco Bagnaia ha accorciato la distanza dal leader provvisorio della classifica Jorge Martin, con Marc Marquez ed Enea Bastianini che hanno, grosso modo, mantenuto le distanze dai due principali contendenti al titolo; nello scorso round, sia nella gara sprint che in quella principale, sul gradino più alto del podio è salito un pilota spagnolo, e la speranza di tutti gli appassionati di casa nostra è che questa volta tocchi ad uno dei nostri portacolori.

Prima del weekend romagnolo la classifica assoluta provvisoria indica la seguente situazione:

1^ Jorge Martin – Ducati – pt- 312,

2^ Francesco Bagnaia – Ducati – pt. 305,

3^ Marc Marquez – Ducati – pt. 259,

4^ Enea Bastianini – Ducati – pt. 250,

5^ Brad Binder – KTM – pt. 161.

Con il campionato ormai, anche se non ancora matematicamente, circoscritto ad una lotta tra i primi quattro contendenti, e tempo di rivincite e rivalse, con ciascuno dei primi quattro che ha qualcosa da recriminare, rivincite che, più che verso gli avversari, sembrano più contro i rimpianti che ciascuno si porta dietro e che è del tutto intenzionato a cancellare.

Jorge Martin deve cancellare la scriteriata scelta in gara del cambio della moto con quella settata da bagnato alle prime gocce di pioggia quando poi il meteo si è rimesso al bello, mentre Pecco Bagnaia deve cancellare i rimpianti per non aver potuto, per tutta una piccola serie di dettagli tra cui forse anche qualche errore, conquistare un bottino ancor più consistente di punti, che da questo punto della stagione in poi diventano quanto mai preziosi.

Marc Marquez dal lato suo, se ha fatto una gara capolavoro nell “main race”, non altrettanto ha fatto nella sprint, perdendo un’occasione d’oro per ridurre il gap dalla vetta della classifica e legittimare qualche ambizione di vittoria finale; più di tutti però ha rimpianti Enea Bastianini, il cui weekend non è stato particolarmente roseo, ed il terzo posto nella gara della domenica acuisce ancor più quanto, forse, avrebbe potuto fare in più nella sprint race.

Tempo di rivincite anche, in ambito di case costruttrici, per Yamaha, KTM, Aprilia, Honda e Gasgas, sinora sonoramente bastonate e che, anche alla luce di quanto visto nel corso dei test del lunedì successivo al primo round, dove la Ducati ha mostrato, in proiezione futura, di essere ancora la moto più performante, vorrebbero cercare, in una stagione povera di soddisfazioni, di ottenere almeno un risultato di prestigio per dare dignità ad una stagione avara di risultati.

Rivincite, ma non solo; il campionato si avvia verso il suo rush finale, con sei tappe concentrate in otto settimane, un lasso di tempo che non concede recuperi, dove ogni errore avrà valore doppio e dove sarà necessario, se non fatto sinora, introdurre la variabile “strategia”; 222 punti (ad oggi 259) a disposizione sembrano molti, ma in realtà saranno molti di meno quelli che determineranno il vincitore finale, e ciascuno dovrà essere bravo a valutare le situazioni che si presenteranno.

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