MONDIALE SUPERMOTO 2024, SCHMIDT CONQUISTA IL QUARTO TITOLO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Al termine dell’ultima prova della stagione, quella disputatasi sul meraviglioso tracciato belga di Mettet, il tedesco Marc Reiner Schmidt si è aggiudicato l’edizione 2024 del Campionato Mondiale Supermoto; per il centauro teutonico si tratta del suo quarto alloro iridato, tutti conquistati consecutivamente, dal 2021, dopo che nel 2020, il disgraziato anno del COVID dove si corsero solo tre gare, lo stesso non era riuscito ad aggiudicarsi il titolo per un solo punto a favore di Thomas Chareyre.

Una vittoria che, stante la classifica provvisoria prima dell’ultimo round:

1^ SCHMIDT Marc Reiner – GER – pt.445,

2^ CHAREYRE Thomas – FRA – pt. 397,

3^ SAMMARTIN Elia – ITA – pt. 329,

4^ BONNAL Steve – FRA – pt. 286,

5^ AVILA CORTES Julen – ESP – pt. 281,

6^ KAIVERS Romain – BEL – pt. 263,

appariva già delineata, di certo non matematicamente, in quanto ogni round mette a disposizione 81 punti, ma altrettanto sicuramente razionalmente, in quanto i distacchi apparivano tali che bastava a ciascuno amministrare le manches senza prendersi troppi rischi.

I risultati delle tre gare hanno visto i seguenti podi:

Sprint Race

1^ Lukas Hollbacher,

2^ Marc Reiner Schmidt,

3^ Steve Bonnal,

Gara 1:

1^ Lukas Hollbacher,

2^ Marc Reiner Schmidt,

3^ Thomas Chareyre,

Gara 2:

1^ Marc Reiner Schmidt,

2^ Thomas Chareyre,

3^ Steve Bonnal.

Il tutto per una classifica finale che vede il seguente risultato:

1^ Marc Reiner Schmidt – GER – pt.519,

2^ Thomas Chareyre – FRA – pt. 460,

3^ Elia Sammartin – ITA – pt. 370,

4^ Steve Bonnal – FRA – pt. 342,

5^ Julen Avila Cortes – ESP – pt. 323,

6^ Romain Kaivers – BEL – pt. 303.

 

A parte il dominio di Schmidt, più che buona la stagione di Chareyre, rientrato non senza molte difficoltà e conseguenze dall’infortunio dello scorso anno, e di Sammartin, che conferma con il terzo posto assoluto il suo miglior risultato nella disciplina; entrambi avevano cambiato moto, passando dalla TM alla Honda, ed i cambi non sono mai agevoli da metabolizzare (l’erogazione della moto giapponese è più progressiva e meno “brutale”, più adatta a circuiti con molte parti in sterrato), ma entrambi, grandi professionisti, hanno saputo lavorare al meglio per trovare il giusto feeling.

Ottima la prima stagione in KTM per Avila Cortes, classe 2007, che si è tolto la soddisfazione di vincere il gran premio della Polonia; arrivato per sostituire Hollbacher, lungodegente sin dal pre campionato, meriterebbe la riconferma; l’austriaco è tornato (ed è giunto secondo al “Nazioni”), ed alla grande, ed ora saranno problemi di Mollo decidere chi far gareggiare il prossimo anno, anche se una coppia così farebbe veramente paura a tutti ed arricchirebbe il mondiale.

L’appuntamento è al prossimo anno; si tratterà di comprendere se Chareyre (classe 1988), di cui si vociferava il ritiro a fine 2024, non ci ripensi e voglia tentare l’attacco al decimo titolo iridato.

 

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