IL RITORNO DELLA PRIMA AMG (IN REPLICA)

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La data del 24-25 luglio 1971 segna, alla 24 Ore di Spa Francorchamps (allora si correva sul vecchio tracciato di 14 chilometri), un evento che nel corso dei decenni è diventato storia: il debutto della prima AMG a partecipare ad una competizione automobilistica; nell’occasione la vettura scelta era (neppure un caso) una mastodontica Mercedes 300 SL equipaggiata da un propulsore di 6,3 litri.

Nell’occasione la curiosità fu tanta: il confronto, a livello dimensionale, con le alte vetture in gara era assolutamente impari, e quasi nessuno credeva che, con quella mole, la vettura tedesca si sarebbe destreggiata agevolmente sul velocissimo circuito belga, e che la sola potenza del propulsore non sarebbe bastata per reggere il confronto con le avversarie, ed invece la vettura dette spettacolo per tutta la durata della gara.

I due piloti della vettura erano Hans Heyer e Clemens Schickentanz, due neppure troppo noti nel panorama sportivo internazionale, che alla fine portarono la vettura sul secondo gradino del podio, a tre giri dalla Ford Capri RS 2600 di Dieter Glemser e Alex Soler Roig, suscitando non poco scalpore per un risultato prestigioso alla vigilia forse insperato.

Alla Vernasca Silver Flag, prestigiosa parata per vetture storiche, si è rivista quella Mercedes, seppur in versione replica (l’originale purtroppo è andato distrutto nel tempo), ma il fatto che ha suscitato curiosità ed interesse è stato, per chi ne avesse avuto ancora, come il sottoscritto, il ricordo, che a condurla sul tracciato un tempo oggetto di competizione era lo stesso Clemens Schickentanz, oggi ottantenne.

Una vettura che ancor oggi mantiene inalterato il suo fascino; per evidenti questioni di carattere anagrafico pochissimi, purtroppo, conoscono o ricordano questa sua storia, che tuttavia merita di essere ricordata per quanto il marchio AMG abbia nel corso dei decenni rappresentato in termini di risultati nelle competizioni in cui ha presenziato (e presenzia tutt’oggi).

Rivederla, seppur in versione replica (in originale sarebbe stato un sogno), per giunta con alla guida il suo alfiere di allora, è stata certamente un’emozione; altrettanto giusto ricordare questa storia, allegando qualche foto, una di allora e qualche immagine di quanto la Vernasca Silver Flag abbia proposto.

 

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