Comunicato RENAULT GROUP
- Il Gruppo Renault e le Nazioni Unite, rappresentate dalla Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE – United Nations Economic Commission for Europe), siglano una partnership strategica per un biennio al fine di sostenere le attività dell’Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, Jean Todt.
- Con quest’accordo, il Gruppo Renault è il primo costruttore automobilistico ad affiancare il Segretariato dell’Inviato Speciale, consolidando così il proprio storico impegno a favore di una mobilità sempre più sicura ed accessibile a tutti, in tutti i suoi mercati.
- I partner porteranno avanti iniziative congiunte per promuovere la sicurezza stradale con formazioni, sensibilizzazione e sviluppo di innovazioni a favore di tutti gli utenti della strada.
Il Gruppo Renault e il Segretariato dell’Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale hanno annunciato, in data odierna, una partnership volta a sensibilizzare alla sicurezza stradale nel mondo, erogare formazione e sviluppare innovazioni tecnologiche per salvare vite umane sulle strade. Sostenendo la politica delle Nazioni Unite, il Gruppo Renault ribadisce la sua volontà di adoperarsi per una mobilità sempre più sicura ed accessibile, a vantaggio di tutti gli utenti della strada. Nei due anni della partnership, il Gruppo Renault contribuirà alle iniziative dell’Inviato Speciale con le sue competenze di costruttore automobilistico storicamente impegnato nella sicurezza stradale.
L’impegno del Gruppo Renault sostiene l’obiettivo di sicurezza stradale delle Nazioni Unite che si prefigge lo scopo di dimezzare il numero di vittime e feriti provocati dagli incidenti stradali nel mondo.
«Per Renault, prendere sul serio la sicurezza non vuol dire limitarsi a spuntare una casella. Significa rispettare gli obblighi di legge ma anche andar oltre, guidati dalla convinzione e dalla volontà di fare la differenza, offrendo soluzioni per rendere le nostre auto ancora più sicure e spingendo l’innovazione ovunque sia sensato. Facciamo quindi innovazione a livello tecnologico, ma anche con iniziative che hanno il potenziale di rendere la mobilità più sicura, mettendola sempre in cima all’agenda. È per questo che sono lieto di sostenere oggi l’impegno di Jean Todt e delle Nazioni Unite al servizio della sicurezza stradale» ha dichiarato Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault.
LA SICUREZZA STRADALE AL CENTRO DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL GRUPPO RENAULT
Ridurre il numero di incidenti e vittime delle strade, fare della sicurezza degli utenti una priorità, promuovere l’innovazione studiando i comportamenti dei conducenti, far progredire incessantemente la sicurezza dei veicoli termici ed elettrici, facilitare il lavoro dei servizi di soccorso: è impegnandosi su questi fronti che il Gruppo Renault costruisce la sua visione di una mobilità responsabile di nuova generazione.
La politica e le iniziative del Gruppo in materia di sicurezza stradale seguono una logica a 360° che si muove lungo quattro assi principali – prevenire, correggere, proteggere, soccorrere – con tecnologie in grado di intervenire prima, durante e dopo l’incidente. Da oltre 50 anni, questa politica di miglioramento continuo poggia su una banca dati sugli incidenti unica al mondo, sulle competenze di team dedicati e sulla stretta collaborazione con i servizi di soccorso, la comunità scientifica e accademica, partner industriali e autorità pubbliche affinché la tecnologia sia al servizio dell’uomo e le forme più sicure di mobilità siano accessibili a tutti.
L’impegno del Gruppo per la sicurezza stradale si concretizza perfettamente nel programma Human First di Renault che, lanciato nel 2023, presenta al pubblico tutte le iniziative intraprese dalla Marca per la sicurezza e posiziona Renault come una Marca tecnologica, ma anche umana. La politica di Renault va, infatti, oltre la semplice progettazione di auto sicure. Renault contribuisce ogni singolo giorno a migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, sviluppando dispositivi avanzati di assistenza alla guida e sistemi di sicurezza, stringendo esclusive partnership con il corpo dei vigili del fuoco in Europa, Marocco e America Latina ed effettuando ingenti investimenti nelle attività di R&S per accelerare lo sviluppo delle tecnologie di bordo come il safety score[1], il safety coach[2] e i servizi connessi.
UNA SFIDA IMPORTANTE PER LA SOCIETÀ
In un mondo in cui gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte tra i bambini e i giovani dai 5 ai 29 anni (Fonte: OMS 2023), uno sforzo collettivo si impone con urgenza per far fronte a questa crisi e promuovere strade più sicure.
«Si stima che si siano verificati 1,19 milioni di decessi per incidenti stradali nel 2021. Queste nuove cifre dell’OMS ci mettono di fronte all’orrore che dobbiamo affrontare. È quindi urgente fare di più e unire le nostre forze con partner come Renault per porre fine al massacro e debellare questa pandemia silenziosa. Senza la mobilitazione di tutti gli attori, tra cui partner istituzionali e pubblici, la società civile e il settore privato, compresi i costruttori automobilistici, non raggiungeremo il nostro obiettivo che consiste nel dimezzare il numero delle vittime stradali entro il 2030. Mi congratulo con il Gruppo Renault per la sua leadership e l’impegno al nostro fianco in questa lotta», ha precisato Jean Todt, Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale.
Dati salienti sulla sicurezza stradale nel mondo (Fonte: WHO 2023)
- 1,19 milioni di vittime delle strade nel 2021
- Prima causa di mortalità tra i giovani dai 15 ai 29 anni
- Solo 6 Paesi (Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo e Svezia) hanno applicato le best practice legislative dell’OMS su cinque fattori di rischio: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza, obbligo del casco in moto, cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per i bambini
- Solo 10 Paesi nel mondo (Bielorussia, Brunei Darussalam, Danimarca, Giappone, Lituania, Norvegia, Federazione Russa, Trinidad e Tobago, Emirati Arabi Uniti e Venezuela) hanno raggiunto l’obiettivo di ridurre del 50% le vittime delle strade tra il 2010 e il 2021
… e nel Gruppo Renault
- Da oltre 50 anni il Gruppo Renault si adopera per ottimizzare i sistemi di sicurezza a bordo dei suoi veicoli
- 600 ingegneri e tecnici lavorano sulla sicurezza
- Oltre 2.000 brevetti sono stati depositati dal 1970 per migliorare la sicurezza
- 3 centri tecnici specializzati in Francia e strutture di test all’avanguardia:
– Lardy: crash-test, banchi prova motori
– Aubevoye: collegamenti al suolo, tenuta di strada
– Technocentre: progettazione, simulatore di guida ROADS (Renault Operational Advanced Driving Simulator)
- 55 anni dalla creazione del LAB[3], laboratorio di incidentologia, biomeccanica e studio del comportamento umano
- Il 100% dei nuovi modelli Renault è dotato di QRescue
- Il 100% dei veicoli elettrici e ibridi ricaricabili Renault è dotato del Fireman Access
- Oltre 5.000 vigili del fuoco sono stati formati da Renault in 19 Paesi in Europa, Maghreb e America Latina
[1] Il Safety Score analizza i comportamenti di guida basandosi sui dati forniti dai sensori dei veicoli.
[2] Il Safety Coach offre consigli che tengono in considerazione i principali indicatori di rischio rilevati durante la guida.
[3] Creato nel 1969 da Renault e PSA