FORSE IL BUON SENSO HA PREVALSO (MA NON È DETTA L’ULTIMA PAROLA) …

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Eravamo rimasti, neppure due settimane fa, ad una trovata in tema di viabilità (articolo di cui al link https://www.rmcmotori.com/sicurezza/quando-sicurezza-stradale-e-buon-senso-non-vanno-a-braccetto/) meritoria dell’oscar della inettitudine e della stupidità, con una via che era stata chiusa in ossequio ad una bramosia di “sicurezza” a tutti i costi (ed a discapito della comunità), ed oggi, altrettanto nel silenzio che ne aveva caratterizzato l’istituzione, prendiamo atto con sollievo che tutto è tornato esattamente come prima.

Più che le mie righe, la cui valenza è stata di certo nulla, certamente la mobilitazione del quartiere, con una petizione ed altre iniziative, è risultata efficace, e da parte della circoscrizione è stato con un certo opportunismo fatto dietrofront (sarebbe benevolo pensare ad un lampo di buon senso, più probabile il timore di perdere con quasi certezza il seggiolino a cui è tanto caro tenere incollato il fondo schiena); nel prendere atto che si sia optato per la soluzione più logica, rimane comunque che la circoscrizione non ha fatto bella figura nella gestione, sin dall’inizio, della questione, e che se si voleva trovare delle modalità efficaci per una maggiore sicurezza dei bambini il fallimento è stato totale.

Peraltro, impossibile non notare come il cartello di divieto di transito installato, di cui l’agente della Polizia Municipale gabellava la presunta esistenza da 20 anni (di recente produzione e che operava sulle norme del 2008), forse stanco di tanta permanenza in un rione anonimo che non lo aveva mai considerato, abbia deciso, palo compreso, di trasferirsi in luogo più ameno dove la sua presenza possa risultare di effettiva necessità, e che il marciapiede sia stato ripristinato al suo stato, questo sì, originale.

Positivo, questa la novità di rilievo da annotare, il fatto che ci si sia resi conto come sia stato preferibile ripristinare dei limiti, quelli si da rispettare, in precisi orari (quelli di ingresso e di uscita dalla scuola), lasciando che il rione possa utilizzare gli spazi in modo più utile quando la scuola non sia operativa; sarebbe a questo punto a tal fine più che opportuna, affinchè il concetto sia veicolato correttamente (e magari fatto rispettare, se il caso anche rigidamente), la presenza, in quegli orari, di qualche rappresentante della Polizia Municipale, lì si più utile a garantire i concetti di prevenzione e di sicurezza.

In tema, questa volta, ma non era necessaria la prosopopea del caso ed un “basso profilo” era più opportuno, l’agente della Polizia Municipale non era presente (almeno le si è risparmiata una figuraccia); è appena il caso di evidenziare come un rapporto con il territorio e la relativa popolazione non possa essere gestito con modalità “carbonare”, dove l’informazione non viene divulgata o viene comunicata a pochi eletti (sembra, relata resero, che ai genitori degli alunni della scuola fosse stata anticipata la chiusura della strada), ma debba improntarsi a dialogo, confronto e valutazioni condivise.

Sembra, per ora, che il buon senso per una volta abbia avuto il sopravvento, ma mai dire mai… non è mai detta l’ultima parola… speriamo di non dover ritornare ancora su una tematica sì locale, e che magari interessa solo i pochi che ne subiscono le conseguenze, ma che proiettata su una ambito più generale può risultare devastante ai fini della mobilità di una città.

To be continued?… speriamo di no.

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