BYD Con Seal U DM i va oltre il semplice SUV di segmento alto

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE

Tre lettere che racchiudono un concetto e una visione: BYD, che sta per Build Your Dream, costruisci il tuo sogno. Un marchio di fabbrica che già dal nome fa capire la visione futura. E se si parla di visione, per noi in Italia si tratta di tre sole lettere, ma che in Cina nascondono un mondo di tecnologia avanzata. Una azienda fatta di personale altamente qualificato, e te ne accorgi quando ti metti al volante dell’ultima vettura presentata: la Seal U DM I, dove DM sta per dual mode, ovvero un sistema di trazione ibrida che ribalta il concetto tradizionale e la I per intelligente, ovvero è il computer che decide quale dei due motori deve funzionare, se l’elettrico o il tradizionale benzina.

ASCOLTA L’INTERVISTA DI PAOLO CICCARONE A GIANMARIA ADAMO COUNTRY MANAGER BYD

 

BYD è uno dei maggiori costruttori cinesi, con oltre 3 milioni di veicoli prodotti l’anno scorso, un gruppo che conta oltre 700 mila dipendenti, di cui oltre 100 mila ingegneri, capaci di sfornare qualcosa come 27 idee al giorno di cui 15 tradotti in brevetti internazionali. Ecco, guardando il loro ultimo prodotto per il mercato italiano, denominato Seal U DM I, dove ogni lettera ha un suo perché, si percepisce una sensazione di invasione che diventa più forte man mano che scopri la tecnologia applicata su una vettura SUV di segmento medio alto.

Quanto vediamo ora è solo la punta dell’iceberg, fatta di innovazione, scelte geniali e strategiche con una tecnologia avanzata. E qui scatta la sensazione di essere in ritardo. Perché Seal U DM I non è il solito SUV Ibrido di segmento D, quindi alto target, ma un insieme in cui i principi base dei motori ibridi, ovvero un motore benzina (o diesel) abbinato a un elettrico, è stato stravolto partendo dal principio che è quello elettrico il principale e il benzina fa da supporto. Il propulsore termico è un quattro cilindri 1500 cc da 72 Kw (a 6500 giri) e 122 Nm di coppia a 4500 giri.

Cioè se viaggi in città va in elettrico, fuori e nei percorsi misti va in elettrico e a volte in parallelo con motore benzina, in autostrada o quando serve potenza massima, va solo in termico con l’elettrico a fare da supporto. Un macchina, tre modi di guida, un solo motore. Risultato: grazie al pacco batterie posizionato in basso, l’autonomia totale arriva a mille km con un pacco batterie che consente fino a 125 km in marcia elettrica e consumi fino a 1,2 litri per 100 km. Tre allestimenti, Boost e Comfort che arriverà in seguito, e Design a 4 ruote motrici con potenze che vanno da 204 CV a 263 più i 130 dell’altro motore supplementare. Prezzi a partire da 39.800 euro per la Boost e 47.800 per la Design. Il resto, qualità dei materiali, rifiniture e connessioni, tutte di primo piano.

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