Pelo e contropelo: GP di Sudapori

HERIBERT STOHR

 

Il circuito cittadino di Singapore è sicuramente il più impegnativo per la guida dei piloti dovuto a curve non banali e ad un caldo umido che mette a dura prova il fisico dei concorrenti per ben 62 giri di gara.

L’unico pit stop della competizione sarà quindi il momento migliore della giornata per questi sudatissimi partecipanti. Le prove hanno fatto capire che Leclerc si è mangiato una delle prime file con un track limit, Sainz ha fatto di più stampandosi nelle barriere per un suo grave errore (per il dubbio di non dare la scia ad una McLaren si è messo a velocità bolognese per poi lanciarsi in ritardo, spataccando nel volante mentre accelerava bruscamente), Perez 13° ennesima figuraccia mentre il suo compagno prendeva la seconda piazza affiancando un Norris abbonato alla pole quando fa quello che sa fare, figurone di Hulkenberg e un pizzico di Hamilton a pepare una seconda fila Mercedes e le Williams in una sesta fila immeritata. Azzardano le gomme morbide Hamilton e Ricciardo (puntano molto sui primi giri), gomme dure per Bottas, Zhou, Stroll e Magnussen, per tutti gli altri (saggiamente) gomme medie.

Pronti via e davanti vanno in fila indiana mentre qualcuno taglia la curva 1 e Albon rimane incastrato nel traffico dopo un lungo, Carlos perde due posti, Leclerc ne guadagna uno e Perez tre. Non sembra la gara di conserva dello scorso anno e dopo 10 giri Lando è solo al comando, Max è da solo 2°, Lewis perde terreno ma il team blocca Russell e rinuncia allo scambio di posizioni : “Come on George, yawn a few times, calm down, the race is very long.” (suvvia George, fai due sbadigli, calmati, la gara è lunghissima). Ancora un giro e si vede in pit Ricciardo che butta via le morbide e monta le medie. Altro giro e Albon (arrabbiatissimo) prova un cambio di strategia e monta le dure. Sainz è bloccato dov’è e (giustamente) il team lo chiama ai box per montargli le dure : “Estaba jugando con mis pulgares”. (mi stavo girando i pollici) dirà via radio lo spagnolo. Mancano 48 giri alla fine ma era la mossa corretta per Carlos. 17° giro si ritira Albon. Il giro dopo Hamilton è costretto a cambiare la mescola morbida che non gli ha portato alcun vantaggio per cui le dure è l’unica scelta possibile. Anche Leclerc è bloccato dietro ad Alonso che è negli scarichi di Hulkenberg coriaceo come non mai.

Nonostante le 4 zone DRS i sorpassi, a parità di gomma, non sono possibili. Quanti aspettano un incidente per far sgusciare in pista la safety car? Tanti. Le statistiche parlano chiaro : a Singapore almeno una volta c’è stata la neutralizzazione della gara. Classifica al 25° giro Nor, Ver, Rus, Pia, Hul, Alo, Lec, Col, Per, Tsu, Ham in rimonta. Alonso spezza il terzetto e monta le dure imitato dal compagno Stroll che naviga lontanissimo. Mi aspetto una reazione di Nico e di Charles che non arriva. Russell monta le dure ed esce davanti a Hamilton ma era la conseguenza della scelta sbagliata della mescola di Lewis. 29° giro, ormai senza fiato, Leclerc riesce a superare Hulkenberg ed ha strada libera davanti : ” Ooooh, je respire enfin de l’air frais !!” (oooh finalmente respiro aria pura!!). Norris ha un vantaggio incolmabile. In sequenza cambiano le gomme Perez (dure), Magnussen (medie), Max (dure), Hulkenberg (dure), Colapinto (dure), Ocon (dure) e Lando arriva a ruote bloccate in una curva lenta e a momenti picchia l’anteriore sinistra.

Brivido caldo e subito in pit a montare le dure. 34° giro Tsunoda monta le dure? No, le morbide!. Mi sembra un errore grave. Bottas è costretto alle medie. Come il suo compagno Zhou. Piastri è ancora in giro, come Leclerc che fa da tappo ad un Russell impaziente che fa un lungo nella chicane gialla. 37° giro Charles monta le dure e rientra in pista 8°. La strategia ha pagato e fa subito i giri più veloci della gara. Due giri dopo è il turno dell’altro ritardatario (e paziente) Piastri e monta le dure insieme a Gasly (inquadrato solo mentre veniva sorpassato) che invece rischia sulle morbide. Ben presto l’australiano supera Lewis molto arrendevole. Al 46° giro Oscar ruba a George il podio e i due della Mercedes sudano anche lacrime amare. Ricciardo e Magnussen sono gli unici a fare una nuova sosta ai box per montare un treno di morbide ma poi per il danese c’è il ritiro. Siccome Norris ha il giro più veloce che vale 1 punto in classifica e Ricciardo è già in fondo alla classifica, è proprio a Daniel che viene assegnato il compito di fare una nuova sosta ai box per montare un migliore treno di morbide (ma quante ne ha??) e tentare di soffiare il giro più veloce all’inglese. Ricciardo ci riesce ma solo per le statistiche, perché, per regolamento, non potrà ricevere il punto in classifica perché non risulta al traguardo fra i primi 10.

1° Norris, domina ma rischia il patatrac con un paio di errori senza danni però. 2° Verstappen, ritornato veloce ma lontano dalla monoposto di Lando. 3° Piastri, ottimo podio per lui, in prova non ha brillato e 3° posto era il massimo conseguibile. 4° Russell, si difende come sa dagli attacchi di Leclerc al quale credevo soccombesse. 5° Leclerc, si morde i guanti per l’errore in prova (guidava veramente da campione), avrebbe fatto meglio di Max in gara, infatti 2° vero giro più veloce della gara. 6° Hamilton, gomme sbagliate in partenza e nient’altro da aggiungere. 7° Sainz, la vittoria dello scorso anno un lontano ricordo, weekend sottotono. 8° Alonso, a 1 giro , rispetta le forze in campo. 9° Hulkenberg, bella prestazione, tiene dietro una vettura migliore della sua. 10° Perez, fa meglio che in prova ma sarebbe da sostituire al volo. 11° Colapinto, è una sorpresa di quelle grosse e non fa errori come colui che ha sostituito. 12° Tsunoda, va forte sorprendentemente (quanto è valida la sua monoposto?) poi la strategia non sembra quella migliore. 13° Ocon, è un po’ che fa meglio del compagno ma all’Alpine non basta. 14° Stroll, babbo ricco mi ci ficco ma incostante nelle prestazioni e qui è scomparso dai radar. 15° Zhou, ancora meglio del blasonato compagno. 16° Bottas , ancora peggio del compagno con la valigia. 17° Gasly, prova lo stint lungo ma qui non ha funzionato. 18° Ricciardo, sembra proprio al capolinea, e lui ne è consapevole.

Ora tre settimane di stop prima di andare in Texas.  Budget cap al limite per tutti i big team? O vedremo che muteranno dei valori in campo? Per esempio la Ferrari che in città è competitiva, in campagna come sarà? La Mercedes prima della sosta estiva aveva vinto due GP poi è tornata fuori dal podio, ora, nella sosta autunnale saprà riprendersi? La McLaren prenderà ancora a sberle la R.B.? La Williams tornerà a fare punti a scapito di una Aston Martin proiettata più sul 2026?

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