Pelo e contropelo: GP di FilosoVettel

HERIBERT STOHR

 

Danke Seb è la scritta che campeggiava ovunque nell’ultima gara dell’anno corrispondente all’ultimo Gran Premio di Sebastian Vettel ritiratosi dopo averne disputati ben 299. Il tedesco è stato l’unico pilota a portare alla vittoria la Toro Rosso (ex Minardi) a 21 anni di età, ha vinto 4 mondiali in F1 con la R.B. ma in sei anni in Ferrari non è riuscito a vincerne nemmeno uno, proseguendo la maledizione di Alonso. Abbiamo conosciuto tanti Vettel; dal ragazzino impertinente che vinceva in F.BMW a quel giovane poco simpatico che dominava, non sempre, in F1, poi a un compassato itadesco dove sulla Ferrari ha fatto faville ma , nel primo anno di covid, è sparito dai radar perdendo ogni motivazione. Quindi il Sebastian all’Aston Martin, più per fare una passerella finale arrivando nel 2022 a presentarsi come un homeless con barba e capelli lunghi incolti, parlando di crisi climatiche, guerra in Ucraina, diritti civili e che a casa con moglie e tre figli si sta meglio che in pista. Ciao Seb.

Dopo aver scoperto in prova che i track limits non valgono per Verstappen, l’atmosfera di smobilitazione ad Abu Dhabi era palpabile e sbucava dal teleschermo. Tanti piloti ne erano coinvolti tranne Leclerc e Perez che avevano un conto aperto per la medaglia d’argento e per Hamilton a digiuno di vittorie. Ricciardo era in odore di panchina e non di tornare in Australia con un pupazzetto d’addio. Pirelli decide per le mescole più morbide ossia C3-C4-C5 ricordando che la dura è una dura/morbida perché l’asfalto non è aggressivo, ciò nonostante la casa milanese suggerisce due pit stop. Tutti i piloti partono con gomme medie tranne Gasly con gomme morbide (???) Bottas e Magnussen con quelle dure. Anche l’agitatore della bandiera verde e il semaforo sembrano sbrigarsi per far finire più in fretta questa gara che durerà 1 ora e mezza. Pronti via e Perez sembra quasi illudersi che Max gli lasci un pertugio per andare davanti ma l’olandese non è di questo avviso e pensa già di papparsi la 15 a vittoria dell’anno.

Prende una posizione Hamilton che alita sull’alettone di Leclerc ma poi non si avvede di una mossa furba di Sainz che lo infila nella curva dopo il lungo rettilineo. Lewis non può che scordolare fuori strada e decide per tagliare la grande piazza che si trova sulla destra per mantenere la posizione ” Since Carlos hasn’t left me any space, I’ll take this courtyard to my right” (dato che Carlos non mi ha lasciato spazio mi prendo questo cortile alla mia destra). Lo spagnolo resta sbigottito ma è anche Charles che, per difendersi dall’inglese, perde il contatto con Perez. Nel dubbio che Hamilton venga penalizzato la Mercedes decide di far cedere la posizione a Sainz cosa che Lewis fa a malincuore ma poi ci mette poco a passare Carlos e tornare 4°. Ma le telecamere indugiano giustamente sul ferrarista e i due della Mercedes perché Lewis incomincia a perdere un secondo al giro e in poche tornate si ritrova 7° come se avesse un problema tecnico o di usura pneumatici. Anche Perez incomincia a perdere mezzo secondo al giro su Leclerc e si capisce che per stare nei pressi di Verstappen rovina in fretta gli pneumatici per cui pit stop al 16° giro per inforcare gomme dure.

Prima di lui avevano pittato Albon (dure) Stroll (dure) Ocon (dure) Tsunoda (dure) Schumaher (dure) Gasly (dure, perché dove voleva andare con le morbide?). Fa tenerezza Bottas ultimo. Sembrano tutti avere una gran fretta di montare le gomme dure per cui troviamo ai box ,giro dopo giro, Russell, Norris, Zhou, Latifi, Sainz, Hamilton, Alonso, Ricciardo, Verstappen e pure Leclerc al 26° giro, ben dieci giri dopo Perez. Guardando i crono il monegasco (3°) è veloce e più costante del messicano (2°) ma anche Hamilton inanella dei tempi molto competitivi. Vettel si ritrova addirittura 5° ma il suo ritmo è in calo vertiginoso e quando va al pit per montare le dure riparte 19° e non è gentile il suo team radio “”Welche verdammte Strategie hast du mir aufgetragen?” (ma che cavolo di strategia mi avete fatto fare?). Intanto arrivano 5 secondi di penalità per Russell che riparte proprio mentre arrivava Norris ostacolandolo. Si ritira Alonso che era 9° “Ya no aguanto más estos franceses” ( non ne posso più di questi francesi).

Magnussen e Bottas sono costretti ad andare su mescola media ma il primo è 18° e il secondo 15°. Dal 27° giro in poi c’è una sequenza di giri record di Leclerc che spaventa il team di Perez. I meccanici di entrambi i team si tuffano fuori dai box al 34° giro e Sergio entra in pit mentre Charles gli fa marameo (e anche una linguaccia) e continua la gara. Ci pensa Vettel a far perdere del tempo a Sergio che supera il tedesco in fondo al dritto ma poi Seb ha il DRS aperto e risupera Perez che si sente sbeffeggiato. Tocca poi al messicano fare dei giri record impressionanti grazie a gomme fresche.  Finalmente una bandiera gialla ! Ci sarà una VSC ? Ci sarà una safety car? Macchè. Maylander sta russando ai box e non sarà certo la stupida toccata di Schumacher su Latifi, con conseguente valzer piroetta di entrambi e il canadese che riparte con un pezzo di pubblicità appiccicata al pneumatico posteriore sinistro costringendolo ad un forzato cambio gomme su mescola media.

Subito 5 secondi di penalità vengono appiccicati al povero Mick poco attento. C’è sempre Hamilton che gira forte e si ritrova 3° quando Sainz va al secondo pit (gomme dure), Russell (medie), Tsunoda (morbideeeeee!!!???), Stroll (medie), Ocon (dure). A questo punto, 43° giro, è chiaro che Leclerc andrà fino in fondo e Verstappen anche, perché non ha voglia di impegnarsi in una ricorsa forsennata; sta bene così e si da dei pizzicotti per non addormentarsi. Perez supera Hamilton ma l’inglese ripete la stessa manovra di Vettel ai danni di Sergio che perde un giro per riportarsi 3°. Non sembra che attiri le simpatie dei colleghi e, in questo caso, raccoglie ciò che ha seminato. Stroll passa Vettel e il tedesco rinnova per radio la delusione per strategia sbagliata nei suoi confronti. Ultimi giri. Lewis si ritira col cambio kaputt dato che il suo display segna le marce ma con una grande striscia rossa. Si ritira Latifi probabilmente per danni dovuti al tamponamento di Mick. Sainz è il più veloce in pista ma anche i crono di Perez e Leclerc non sono da meno. Il giro più veloce è di Norris in 1’28”391, tanto meglio del 1’28”8 di Sainz e all’ 1’28”9 di Perez (a parità di gomme) . L’eventuale lotta finale tra il messicano e il monegasco non avviene e tanti saluti all’uno-due alla taurina.

1° Verstappen, vince il suo primo mondiale, per me. 2° Leclerc, ottima gara , arriva secondo nel mondiale anche grazie al team di Sergio che non lo ha favorito, ma sono contento così, come tanti. 3° Perez, un buon pilota ma niente di più, qualche acuto insieme a tante prestazioni opache. 4° Sainz, a parte poche asinate è un pilota squadra che fa tanti punti. 5° Russell, sarebbe arrivato dietro a Lewis ma è il campione del futuro che se la Mercedes (lo scrissi tanto tempo fa) lo prendeva nel 2021 il mondiale era di Hamilton con lunghezze di vantaggio. 6° Norris , fa un giro più veloce incredibile forse merito di un scione ma anche lui scalpita per poter diventare un grande vincente. 7° Ocon, discute meno e i risultati migliorano, non avrà più Alonso intorno, vediamo se conterà. 8° Stroll, la doppia sosta funziona e va a punti pesanti ma resterà un comprimario. 9° Ricciardo, prova la sosta unica e gli va bene, in qualche modo rimarrà nel circus. 10° Vettel, scocciato perché il compagno fa meglio di lui senza avere lo stesso piede, comunque non vedeva l’ora di andare via. 11° Tsunoda, doppia sosta  e fa meglio del compagno con una discreta prestazione. 12° Zhou, il primo dei doppiati, anche il cinese batte il blasonato compagno con doppia sosta ma niente punti. 13° Albon, doppia sosta, sempre positivo, in prova era andato maluccio. 14° Gasly, stategia strampallata e una sosta ma lo aspetta un altro team. 15° Bottas, poco competitivo, una sosta e pessima strategia. 16° Schumacher, prova la doppia sosta ma poi colpisce Latifi e perde una posizione; dove sarà il prossimo anno non si sa. 17° e ultimo Magnussen, strategia suicida ma sembrava non essere competitivo anche nei confronti del compagno.

Finisce il campionato con una gara poco eccitante e senza aver messo in moto la safety car.

Ci saranno nuovi piloti e uno strano ritorno del vecchio Hulkenberg davvero incomprensibile.

Spero che nel 2023 ci siano almeno 4 team in lotta per la prima posizione. La classifica dei costruttori è quella che va guardata con più attenzione per il futuro.

1 Red Bull 759 punti

2 Ferrari 554

3 Mercedes 515

4 Alpine 173

5 McLaren 159

6 Alfa Romeo 55

7 Aston Martin 55

8 Haas 37

9 AlphaTauri 35

10 Williams 8

Condividi su: