DI PAOLO CICCARONE
Il comunicato della FIA in merito alle modifiche apportate alla Aston Martin aveva chiuso ogni sospetto su presunti spionaggi. Infatti, la vettura mostra in maniera evidente similitudini (praticamente uguali) con la Red Bull di Verstappen e Perez.
La FIA si è subito attivata e ha controllato i computer Aston Martin riscontrando che non ci fosse stato alcun passaggio “fotocopia” da fotografie alla realizzazione del progetto, ma come la Red Bull abbia ispirato la costruzione di Aston Martin.
FIA ESCLUDE LO SPIONAGGIO, RED BULL NO?
Quindi, escluso lo spionaggio e il passaggio di informazioni fra i due team, sembrava tutto finito. Invece Chris Horner, team manager Red Bull, ha ribadito che la questione non è affatto chiusa come potrebbe sembrare: “Abbiamo letto con interesse il report della federazione ma ci sono ancora alcuni aspetti che secondo noi vanno chiariti e approfonditi a proposito di proprietà intellettuale”.
Insomma, tutt’altro che chiusa la faccenda e con sviluppi che potrebbero portare a modifiche regolamentari. Di certo nel team Aston Martin sembra più facile fare una copia di un’altra monoposto (ricordiamo il caso Mercedes bis quando si chiamava Racing Point) che crearne una competitiva partendo da zero. Ma d’altronde, come recita il comunicato della FIA, in F.1 ci si è sempre ispirati ai concetti vincenti quindi non c’è da stupirsi se adesso sia quello Red Bull a essere clonato in fotocopia…