F.1 GP MIAMI Verstappen vince la sprint che si conferma gara a perdere di valore e significato

DI PAOLO CICCARONE

Ha battuto Leclerc e Perez con Ricciardo davanti a Sainz e Piastri ovvero come sono partiti così sono arrivati ma fra poco con le qualifiche questo risultato sarà del tutto inutile

Questo articolo si autodistruggerà fra 3 ore e 10 minuti, fra 3 ore e 9 minuti…fra 3 ore e 8 minuti… Tanto è il tempo di validità del risultato della gara sprint, vinta da Verstappen davanti a Leclerc e Perez, e l’inizio delle qualifiche per la gara di domenica, il vero GP di Miami. E allora, che senso ha nell’era del cotto mangiato, perdere tempo nel raccontare cosa accaduto nei 19 giri di corsa, di cui 3 dietro la safety car per il botto al via fra Norris, Stroll, Alonso e Hamilton alla prima curva.

Ha il senso di questa F.1 cotto mangiato, delle 6 gare sprint e 24 GP per un totale di 30 partenze in un campionato. Con una formula che ancora non trova una soluzione. Dalla gara sprint che dava la posizione in griglia la domenica, alla gara sprint con la qualifica separata, alla gara sprint che ha una qualifica al venerdì e tre ore…e 6 minuti (ancora…) prima della qualifica vera per la gara di domenica. Un mordi e fuggi non ancora digerito e non ancora capito bene a che serve e come. Perché chi fa una gara meriterebbe attenzione, risalto e un ritorno media adeguato.

Verstappen ha vinto, ma dietro Ricciardo ha tenuto a bada Sainz e Piastri, Hamilton ha lottato con Magnussen che ne ha combinate di ogni. Ebbene, dal punto di vista della comunicazione, ha più valore la qualifica del venerdì, coi titoli sui giornali (si fa per dire, perché con le prove che finiscono alle 23.15 in Italia, ma anche in Europa) di giornali ancora aperti per l’edizione cartacea ce ne sono davvero pochi in grado di stampare il risultato. Che, comunque, resta valido almeno per una ventina di ore.

Quelle che separano la qualifica sprint dalla gara. Ovvero, vale più la sessione di prove che la corsa in sé. Un controsenso. E adesso, in attesa delle qualifiche notturne (finiranno alle 23 se va tutto bene) anche questo articolo non avrà più senso, superato dagli avvenimenti, superato dal risultato che almeno per 24 ore, terrà banco nei titoli dei giornali (pochi) e sul web per dire chi è stato più veloce. Della garetta di oggi, dei 19 giri meno 3 di safety, di qualche sorpasso, sportellata e numeri degni di valore, tutto nel calderone dell’usa e getta.

E poi, diciamola tutta, si parla di Miami e lo scorcio, a distanza, è quello tipico della Florida, ma sinceramente è più Milano il quartiere di Quarto Oggiaro, che Miami la località dove hanno fatto il circuito cittadino. Ma certamente non si poteva intitolare il GP alla Quarto Oggiaro locale, con tutto il rispetto per il famoso QT8 (per i non milanesi). Anche questo fa parte della nuova F.1 che almeno negli USA sembra piacere. Sembra…

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