DI PAOLO CICCARONE
Col ritorno delle gare sprint al sabato, cambia il formato delle qualifiche e in Brasile il venerdì è stato dedicato a una sola sessione di prove libere e a una di qualifica col risultato che davanti a tutti c’è sempre la McLaren. Per la gara sprint addirittura sono due, con Oscar Piastri davanti a Lando Norris e poi la Ferrari di Leclerc a fianco di Verstappen che per la gara “vera”, quella di domenica, avrà una penalizzazione di 5 posti in griglia per la sostituzione del motore.
L’altra Ferrari di Sainz scatterà in quinta posizione, terza fila, mentre il club degli esclusi eccellenti dalle prime posizioni vede Hamilton e Alonso fuori addirittura nelle prime fasi di qualifica. Il GP del Brasile, quart’ultima prova del mondiale, assegna un bel numero di punti, perché oltre agli 8 previsti per il vincitore della sprint ci sono quelli della domenica, per cui Norris, che insegue Verstappen a 47 lunghezze di distanza, può ridurre ancora il divario e sperare di riuscire a farcela, complice anche la Ferrari che dopo le due vittorie consecutive di Austin e Messico, in Brasile potrebbe essere il terzo incomodo, anche se a vedere le prime prove, contro la McLaren c’è poco da fare e le prestazioni di Leclerc e Sainz sono più a favore di Norris che a Verstappen, visto che è più facile che la Ferrari tolga punti alla Red Bull piuttosto che alla McLaren.
Il Brasile offre però anche l’occasione per vedere i ragazzini nuova generazioni in pista, con Bearman sulla Haas che ha segnato un ottimo tempo e parte davanti al compagno più esperto Hulkenberg e lo stesso vale per Lawson che ha battuto Tsunoda sulla Visa Cash App. Come dire che le nuove leve in quanto a piede non hanno nulla di meno dei più esperti e blasonati compagni di viaggio. La gara scatta alle 15 ora italiana e poi alle 19 la sessione di qualifica per lo schieramento del GP di domenica, partenza alle 19 ora italiana, in un formato che lascia perplessi e svilisce alcuni momenti del week end. In Brasile, comunque, è tutto all’insegna di Senna, col ricordo dei piloti e l’esibizione di Hamilton al volante della McLaren con la quale il brasiliano vinse proprio a San Paolo, nella gara di casa. Sono passati 30 anni ma il ricordo e le sensazioni sono ancora vivissime in tutti quanti.