F.1 GP MESSICO Sainz porta in trionfo la Ferrari davanti a Norris e Leclerc

DI PAOLO CICCARONE

La Ferrari fa cinquina e ottiene una splendida vittoria a sette giorni dalla doppietta di Austin. Stavolta a imporsi è stato Carlos Sainz che ha battuto Norris e il compagno di squadra Leclerc, che ha dovuto alzare bandiera bianca a pochi giri dalla fine con una uscita di pista, altrimenti sarebbe stata un’altra incredibile doppietta dopo quella americana. Una gara caratterizzata dalla superiorità netta di Sainz che dalla pole alla partenza e per tutta la gara, ha mostrato un passo inarrivabile per tutti.

Una gara perfetta con una Ferrari perfetta con l’unica nota dolente di un Leclerc sotto le aspettative per tutto il week end: “Ho lottato contro le temperature elevate e gestirle non è stato facile, Carlos ha fatto un lavoro migliore e ha meritato la vittoria” ha detto il monegasco. Di sicuro la gara è stata segnata dal comportamento al limite della squalifica di Verstappen. Al via ha bruciato Sainz che alla seconda curva era arrivato lungo, poi per due volte ha spinto fuori pista Norris, il rivale numero uno per la corsa al titolo.

Gli sono stati dati 20 secondi di penalità ma il problema di base resta l’intenzione di creare danno al rivale e portarlo fuori pista: “Non è un comportamento sportivo, Max non deve farlo e io mi sono limitato a evitare l’incidente, non dico altro ma Max non ha bisogno di correre in questo modo” ha detto Norris che ha ridotto a 47 punti il distacco da Vertappen che nonostante tutto ha concluso al sesto posto. Una gara che Red Bull ha sprecato, non avrebbe vinto ma un posto sul podio ci sarebbe stato ma prima Perez che ha bruciato il via e si è preso 5 secondi di penalità, poi Verstappen, fatto sta che la squadra ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto e con la vittoria e il terzo posto la Ferrari ha scavalcato la Red Bull ed è seconda nella classifica costruttori: “Ho avuto un week end perfetto – ha detto Sainz – ci tenevo a vincere qui, la Ferrari non vinceva dal 1990 e ho lottato dando il massimo, sono felice di aver concluso davanti a questo pubblico incredibile una gara perfetta” ha detto lo spagnolo.

Adesso la situazione diventa incandescente perché in Brasile fra sette giorni ci sarà l’ultimo GP di questa tripletta prima di andare ancora negli USA, a Las Vegas, con una gara sprint e un Verstappen decisamente nervoso che se non si calma rischia grosso a livello sportivo. Sarebbe un peccato, di sicuro la Ferrari ha stupito perché le modifiche portate a Monza e Singapore sono state ottimizzate al massimo e finora ha ottenuto cinque vittorie, cosa d’altri tempi, tre con Leclerc e due con Sainz. Un bellissimo biglietto da visita per Hamilton che, quarto, ha lottato a lungo con il compagno di squadra Russell prima di riuscire a scavalcarlo. Col senno del poi, se la squadra gli avesse dato via libera prima, il terzo posto sarebbe stato alla portata di mano. Quello che conta, comunque, è una Ferrari che è tornata al vertice nella maniera perfetta, box, strategie, prestazioni, gestione gomme e piloti in palla. Davvero da non crederci e fa un torto chi pensa che sia per demerito dei rivali o per presunti trucchi regolamentari: la Ferrari ha lavorato semplicemente meglio degli altri e lo ha meritato!

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