BMW SERIE 1 La piccola tedesca ha tutto della grande con motori benzina diesel e ibridi

DI PAOLO CICCARONE

BMW Serie 1 è il biglietto da visita per il mondo BMW, quell’entry level che permette i primi passi nella Casa di Monaco e come tale deve avere tutto quello che il mondo BMW offre. Si tratta di un segmento C che è ideale per flotte aziendali e per famiglie o professionisti grazie alla ricca possibilità di scegliere motori tradizionali, come il diesel nella versione 118D o ibrido diesel nella 120 D, ma anche benzina per arrivare al top della M135 da 300 CV, ovvero passiamo dalla famiglia allo sport  in un colpo solo sempre con la stessa vettura.

 

Poliedrica, pratica, ottima sotto vari aspetti. La quarta generazione della BMW si presenta con poche novità esterne, qualche ritocco qua e là tanto per far vedere che si è fatto qualcosa, ma negli interni e motorizzazioni si è raggiunto un livello superiore di rifiniture e tecnologia, unite a quel mondo immenso a 360 gradi che la Casa di Monaco offre sui suoi modelli di classe superiore. Ovvero, se hai le App della Serie 5 anche sulla 1 non devi stupirti, se hai i sistemi di controllo della Serie 7 anche sulla “piccola” fa parte del DNA del marchio.

PREZZI DA 34.400 EURO PER LA 120 BENZINA

E i prezzi, in qualche modo, ne risentono. Se prendiamo la versione base della motorizzazione diesel, la 118 D da 150 CV, quattro cilindri, che abbiamo provato nel nostro test di presentazione, si parte da oltre 38,9 mila euro, ai quali bisogna aggiungere qualcosa ancora. Il termine di paragone della VW Golf 2.0 da 150 Cv che parte da 39.500 regge fino a un certo punto, visto che alla fine, con gli allestimenti e gli optional, qualcosa cambia per strada. Un modello generalista, con minore potenza (130 CV) con rifiniture simili ma non uguali, parte da almeno 10 mila euro in meno.

E sul prezzo che si capisce cosa contiene e cosa serve. Più accessibile la versione benzina, 34.400 euro, ma siamo sempre su livelli più alti. Quindi per accedere a questo mondo fatto di stile, tecnologia, contenuti e connessioni, bisogna mettere in preventivo qualcosa in più che poi si ripaga col tempo, ovvero minori guasti, miglior assistenza, valore residuo più alto. Su questi asset BMW Serie 1 si gioca molte carte. La guidabilità, con le sospensioni riviste e migliorate, è fluida. La silenziosità di marcia nella versione 118 D provata è incredibile. A bordo non hai la minima percezione che stai guidando un diesel, sia per la ripresa e la coppia fluida, abbinata a un cambio doppia frizione 7 rapporti, sia per l’insonorizzazione dell’abitacolo.

Ottimo lavoro davvero. Con consumi in linea per una versione tradizionale. Diverso il discorso per la 120 D, 163 CV, dotata di un motore elettrico 48 V, che ne fa una mild hybrid ideale per la città, con livelli ancora più bassi di emissioni e inquinamento. Si parte da 40.400 euro in questo caso. Per le motorizzazioni benzina (ne sono previsti 4 a partire dalla serie 120: è scomparsa la i nella sigla) per arrivare ai 300 Cv della 135 versione M. Anzi, per gli amanti della sportività BMW la sigla M Style sta a indicare particolari estetici che rendono più grintosa la vettura, pur conservando le prestazioni base del modello senza avere quelle delle vere versioni M.

 

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FANTASTICA LA M135 DA 300 cv

Per la M135 il prezzo parte da 56.500 euro. Quindi: una vasta gamma di possibilità motoristiche fra diesel e benzina, prezzi con una forbice da 34.400 ai 56.500 della top di gamma, optional e connessioni in pacchetti interessanti, ma soprattutto una vettura gradevole, per niente ingombrante, con buona abitabilità davanti, un po’ sacrificata dietro, con un bagagliaio squadrato di facile accesso e molto confortevole e parca nei consumi nelle versioni diesel.

Appunti? Detto dello spazio posteriore, forse la corona del volante è troppo grossa e fa perdere qualcosa nel piacere di guida. Troppe App sul doppio touch screen rischiano di far perdere in concentrazione, ma questo è un problema comune alle auto attuali, obbligate per legge ad avere tanti di questi sistemi di controllo per la sicurezza che, ad attivarli tutti, si ottiene esattamente il contrario. Ma questo è un altro discorso che con la Serie 1 di BMW non ha nulla che spartire. Giudizio finale: promossa, piacevole, da mettere nella lista dei desideri per chi dovesse cambiare auto e scegliere un segmento C di questo livello.

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Italiano_Short_Version_-_La_nuova_BMW_Serie_1 (1)

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